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venerdì, gennaio 05, 2007


Una moderna Arca di Noè

Siamo nelle isole Svalbard, a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord. Qui, nell'ultimo avamposto umano prima dell'oceano boreale, sarà costruita "l' Arca dei semi", un rifugio sotterraneo, remoto e inaccessibile, per custodire tutto il patrimonio di sementi che la nostra specie ha sviluppato in diecimila anni. Tre milioni di varietà di semi, ciascuna in 500 esemplari, per un totale di un miliardo e mezzo di chicchi in buste di alluminio, saranno custodite in un edificio costruito dentro la montagna, mantenuto ad una temperatura di meno 18 gradi centigradi, isolato da una fodera di calcestruzzo spessa un metro, collegato all'esterno da una galleria lunga una cinquantina di metri e chiusa da una doppia porta a prova di scasso. Il terreno perennemente ghiacciato (permafrost) manterrà una temperatura di circa meno 4 gradi anche se l'elettricità, prodotta con il carbone della vicina miniera, si dovesse interrompere. L'idea, patrocinata dal Global Crop Diversity Trust col plauso della Fao, nasce per far fronte all'ipotesi di una catastrofe che cancelli le riserve genetiche del cibo vegetale quali un cambiamento climatico, una guerra nucleare, una cometa o un gigantesco tsunami. Il Governo di Oslo coprirà i costi di avvio (4,5 milioni) e grazie al contributo di fondazioni e multinazionali, si procederà alla raccolta dei semi provenienti da tutto il mondo.
Un grande progetto per la salvaguardia della biodiversità!